PIANO CASA

Ho un immobile che vorrei ampliare. In che modo posso servirmi del decreto senza incorrere in future sanzioni?

Il decreto consente, in deroga agli strumenti urbanistici ma nel rispetto dei diritti dei terzi, di ingrandire le singole unità immobiliari (con il vincolo che siano state ultimate alla data del 31 dicembre 2008) nei limiti del 20% del volume, se destinate a uso residenziale. In pratica grazie al decreto è possibile, ad esempio, chiudere il portico di una villetta, oppure scavare sotto la stessa per creare una taverna. Oppure, ancora chiudere il proprio balcone realizzando una veranda.

Ho intenzione di demolire e ricostruire un edificio. In questo caso posso allargare la superficie?

Il provvedimento consente, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti o adottati, di demolire e ricostruire gli edifici, con un aumento fino al 35% del volume esistente per i fabbricati residenziali. L’ampliamento però non può danneggiare l’ambiente. È necessario quindi che chi intraprende nuovi lavori partendo da una demolizione, faccia ricorso a tecniche costruttive di bioedilizia o di fonti di energia rinnovabile o di risparmio idrico.

Desidero allargare il mio immobile ma vorrei anche cambiare la destinazione d’uso. Posso farlo?

Gli interventi di ampliamento possono anche consistere, in tutto o in parte, nel mutamento di destinazione d’uso, con o senza opere. Ad esempio, piuttosto che costruire un locale ex novo, è possibile trasformare la cantina in una stanza aggiuntiva oppure, ancora, rendere abitabile una soffitta. Gli interventi di ampliamento e di ricostruzione possono essere cumulati tra loro? Gli indicati interventi non possono essere cumulati fra loro. In caso però di unità immobiliari contigue, è possibile avvalersi, ma sempre con l’accordo del vicino, dell’ampliamento di volume da questo non sfruttato, realizzando così un incremento del 40%.

2017-07-21T10:16:33+00:00